“Mens sana in corpore sano”: la chirurgia bariatrica migliora le funzioni cognitive

“Mens sana in corpore sano”: la chirurgia bariatrica migliora le funzioni cognitive

A cura di Rossella Bossa, medico psicoterapista, Milano

 

L’obesità si associa spesso a disturbi cognitivi, quali difficoltà di memoria e di attenzione, oltre a un aumentato rischio di malattie cerebrovascolari e neurodegenerative (come la Malattia di Alzheimer). Recenti evidenze scientifiche sostengono, in modo concorde, che la chirurgia bariatrica può migliorare le funzioni cognitive, anche in modo persistente, purché si riesca a mantenere la perdita di peso.

 

Diversi studi hanno evidenziato che alcune funzioni cognitive, come la memoria, l’attenzione e le funzioni esecutive (quest’ultime ci permettono di pianificare e organizzare le nostre azioni in modo da raggiungere gli scopi che ci siamo prefissi), possono migliorare dopo chirurgia bariatrica. Non solo, ma anche il rischio di malattie dementigene, sia di tipo vascolare che neurodegenerativo, come l’Alzheimer, sembra ridursi dopo l’intervento. Le persone obese hanno maggiori probabilità di subire una conversione dalla condizione di “declino cognitivo lieve” (mild cognitive impairment) a una forma di demenza conclamata; alcuni studi hanno dimostrato che la chirurgia bariatrica può ridurre questa probabilità.

 

La correlazione tra perdita di peso e miglioramento cognitivo è nel segno della reciprocità: si è infatti osservato, mediante somministrazione di appositi test, che le persone che recuperano i chili persi dopo l’intervento, perdono i benefici cognitivi. A ulteriore conferma dello stretto legame tra funzioni cognitive e la perdita di peso, alcuni ricercatori hanno osservato che un miglioramento cognitivo importante dopo l’intervento rappresenta un indice predittivo favorevole di perdita di peso post-intervento.

 

Ci sono ancora molti aspetti da chiarire sui meccanismi di questa interessante relazione reciproca. Alla luce delle attuali conoscenze, diverse ipotesi cercano di spiegare questo fenomeno, ad esempio:

  • una modifica del metabolismo e del flusso vascolare cerebrale
  • un miglioramento dei livelli di grelina e di leptina (gli ormoni che regolano la fame e la sazietà a livello dell’ipotalamo).

 

Il recupero del peso potrebbe inoltre riportare la persona nelle stesse condizioni di rischio pre-intervento, come ad esempio:

  • tendenza all’iperglicemia
  • ipertensione
  • sonno disturbato e apnee notturne.

Questi fattori potrebbero spiegare in parte l’impatto negativo del recupero del peso sulla cognitività, così come la riduzione di questi fattori, associata alla perdita di peso, potrebbe essere alla base del beneficio cognitivo.

 

I benefici cognitivi della chirurgia bariatrica sono stati osservati in persone fino a 70 anni di età, sia di sesso maschile che femminile. L’osservazione durava 2 o 3 anni dopo l’intervento, a seconda degli studi. In futuro verranno condotti studi con un periodo di osservazione più lungo, fino a 10 anni dopo l’intervento, per ottenere ulteriori informazioni sui potenziali benefici della mente dopo un intervento bariatrico e sui meccanismi che ne sono alla base.

L’intervento bariatrico è quindi un’occasione di “risveglio” per la mente, e una mente attiva aiuta ad avere un corpo sano…. Questo lo sapevamo già…. ricordarlo può aiutare ad affrontare l’intervento con maggiore impegno e determinazione.

 

 

Fonti

– Alosco ML, et al – Improved serum leptin and ghrelin following bariatric surgery predict better postoperative cognitive function. J Clin Neurol 2015;11(1):48-56

– Alosco ML, et al – Older age does not limit postbariatric surgery cognitive benefits: a preliminary investigation. Surg Obes Relat Dis 2014 Nov-Dec;10(6):1196-201

– Alosco ML, et al – Improved memory function two years after bariatric surgery. Obesity (Silver Spring)  2014;22(1):32-8

– Alosco ML, et al – Cognitive function after bariatric surgery: evidence for improvement 3 years after surgery. Am J Surg 2014 ;207(6):870-6

– Haley AP, et al – Surgical and Nonsurgical Interventions for Obesity in Service of Preserving Cognitive Function. Psychosom Med 2015;77(6):679-87

– Marques EL, et al – Changes in neuropsychological tests and brain metabolism after bariatric surgery. J Clin Endocrinol Metab 2014 ;99(11):E2347-52

– Spitznagel MB, et al – The role of cognitive function in postoperative weight loss outcomes: 36-month follow-up. Obes Surg 2014 Jul;24(7):1078-84

 

 

 

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