Obesità in Campania: auspicabile un percorso di cura con le istituzioni regionali

Il 13% della popolazione della Regione Campania è colpita da obesità grave. Tra i giovani questa percentuale arriva al 23%. Pazienti, medici e istituzioni trarrebbero benefici dalla definizione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA).

Napoli, 10 ottobre 2017 – Nel corso del Congresso “Alfa Omega” presso l’area congressi dell’Università Federico II, in occasione dell’Obesity Day 2017, si è tenuta una Tavola Rotonda dedicata al tema dell’obesità in Campania, un tema particolarmente critico in questa Regione. Il 13% della popolazione è colpita da obesità grave, e tra i giovani questa percentuale arriva fino al 23%, mentre il 38% è considerato in sovrappeso. Questi numeri, contenuti nel Rapporto Passi 2012-2015 del Ministero della Salute che evidenzia come l’obesità riguardi da vicino oltre 5 milioni di italiani, posizionano la Campania tra le Regioni in cui tale patologia è maggiormente diffusa.

La Campania ha il triste primato in Italia della maggiore prevalenza dell’obesità in adulti e bambini e dovrebbe dotarsi di una rete per la terapia multidisciplinare della obesità, sia per assistere i pazienti, sia per diminuire gli alti costi sociali della malattia“, ha affermato il presidente del Ceinge Pietro Forestieri, uno dei moderatori della Tavola Rotonda.

Affrontare l’obesità con una terapia multidisciplinare – ha spiegato Forestieri – significa seguire i pazienti dal punto di vista metabolico, dietologico, psicologico e chirurgico, perché non dobbiamo dimenticare che l’obesità è una malattia multifattoriale e che si associa ad altre patologie croniche che mettono a rischio funzioni vitali del soggetto, senza contare gli elevati costi socio-sanitari. Oggi investire in centri anti-obesità vuol dire programmare un risparmio di spese che presto non saranno più sostenibili.

 

Innovazioni in tema di obesità: una proposta di PDTA

Alcuni tra i più autorevoli clinici operanti in Regione in diversi ambiti (medicina generale, endocrinologia, chirurgia bariatrica, psichiatria) hanno raccolto le recenti evidenze scientifiche ed hanno elaborato una proposta di percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per la cura dell’obesità in Regione Campania.

 

«La definizione di un percorso con le istituzioni campane è un passaggio fondamentale per migliorare la pratica clinica per l’obesità – spiega il prof. Gaetano Piccinocchi, Vice Presidente della SIMG Campania –. I pazienti ne trarrebbero benefici in tutte le fasi della cura: dalla prevenzione alle strategie terapeutiche, fino alla riabilitazione. I medici potrebbero nettamente migliorare la gestione della patologia e del paziente. E le istituzioni regionali dare delle risposte efficaci a un problema di salute pubblica, come dimostrano i numeri, e alle tante istanze che provengono dal territorio».

 

«Malgrado la presenza di strutture sanitarie di alto livello scientifico dotate di grande professionalità – continua il prof. Piccinocchi –, in Campania l’incidenza della mobilità ospedaliera interregionale per l’obesità è particolarmente elevata. È un altro segnale che mette in luce la necessità di prevedere degli strumenti integrati di cura più efficaci per la presa in carico e gestione del paziente obeso».

La proposta di PDTA è in fase di completamento e sarà presentata agli interlocutori regionali nelle prossime settimane, affinché possa essere avviato un percorso che porti alla migliore gestione della patologia da parte di tutte le professionalità interessate.

 

 

 

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