Quando i risultati non soddisfano il paziente. Perché può accadere? Che cosa fare?

A cura del dott. Alessandro Caielli

È innegabile che alcuni dei pazienti che hanno avuto un dimagrimento importante rivestono nella chirurgia plastica ricostruttiva post-bariatrica delle aspettative eccessive, sperando in una trasformazione corporea globale. Tali pazienti saranno poi quelli che esprimeranno con maggior facilità delusione e insoddisfazione dopo l’intervento di chirurgia ricostruttiva.

La chirurgia plastica ricostruttiva migliora l’equilibrio e l’armonia, non crea un “corpo perfetto”.

Perché può accadere

Un compito fondamentale del chirurgo plastico è, innanzitutto, far capire e recepire ai pazienti che dalla chirurgia esitano sempre e comunque delle cicatrici, e in questa tipologia chirurgica, le cicatrici saranno ampie e spesso visibili.

È fondamentale, durante la visita, mostrare la sede precisa dove queste cicatrici  decorreranno, precisare che potrebbero esitare delle irregolarità cutanee e residuare delle asimmetrie della forma corporea.

PBS - Quando i risultati non soddisfano il paziente.

Le principali cause per cui un paziente può essere insoddisfatto del risultato di un intervento sono:

  • Alte aspettative (da parte sia del paziente sia del chirurgo). Le variabilità della chirurgia sono molteplici e può anche accadere che il chirurgo stesso risulti non soddisfatto del proprio operato avendo incontrato, ad esempio, delle difficoltà tecniche durante l’esecuzione stessa.
  • Scarsa educazione all’intervento: per esempio poca informazione o visita affrettata.
  • Disinformazione, difetto di conoscenza su ciò a cui si sarà sottoposti.
  • Imponderabilità del risultato (non tutti gli interventi danno il risultato sperato, nella chirurgia le variabili sono infinite e soggettive).

Che cosa si può fare?

Fondamentale è sicuramente il colloquio con il paziente e mantenere il rapporto medico-paziente. Molti pazienti tendono a nascondere al proprio chirurgo l’insoddisfazione, sia per paura di un giudizio, sia per “rabbia” momentanea; tendono a sfogarsi con amici/amiche o parenti. Questo atteggiamento, se da un lato è comprensibile è dall’altro tendenzialmente poco costruttivo: ogni caso ha una storia a sé e non è sempre possibile fare confronti in medicina e chirurgia.

Molti pazienti si recano, inoltre, ad eseguire consulti da altri medici/chirurghi specialisti: questo comportamento, è giustificato per avere dei pareri di confronto, sfogarsi e ricevere risposte su eventuali possibilità terapeutiche.

Il professionista serio sarà colui che, dopo aver ascoltato il paziente, lo rimanderà al chirurgo che ha eseguito l’operazione. Sarà poi il paziente stesso – in libero arbitrio – a decidere come e dove proseguire il proprio “iter medico-chirurgico”.

 

Conclusioni

La chirurgia del rimodellamento corporeo è un processo lungo e articolato, che non può assolutamente risolversi con un unico intervento. In base ai risultati dei questionari somministrati ai pazienti, sembra che il paziente abbia ben chiaro questo concetto.

Tra gli altri risultati dei questionari, è emerso che:

  • la discussione delle aspettative del paziente è considerata uno degli argomenti più importanti da trattare durante la prima visita, discutendo le aspettative con un grado di importanza ed attenzione pari ad esempio ai dettagli tecnici e ai rischi e alle complicanze di un intervento;
  • —le aspettative del paziente possono influenzare la scelta del tipo di intervento a cui essere sottoposti;
  • —tra i pazienti è alta la consapevolezza dell’utilità di rispettare le istruzioni mediche e le norme comportamentali per un migliore risultato finale, per avere meno complicanze, un recupero più rapido, un minor disagio psicologico e un più rapido ritorno alla nuova vita (percentuale maggiore di importanza tra gli items elencati);
  • —le pazienti sono informate e realiste sulla riuscita dell’intervento e sui fattori che possono influenzarne l’esito finale (ad esempio conoscendone i rischi, sapendo che il risultato può essere permanente e che si tratta di un percorso lungo e articolato); infine è da sottolineare l’importanza del rapporto sincero e professionale tra medico e paziente, la soluzione perfetta a qualsiasi dubbio o delusione. Il dialogo deve sempre mantenersi aperto per costruire fiducia.

"Poter vivere una vita normale... non una vita a metà"

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