Gli incretino-mimetici o mimetici del GLP‑1 sono farmaci innovativi, messi a punto negli ultimi anni per la terapia del diabete di tipo 2 ma che hanno anche un’azione di riduzione del peso corporeo (caratteristica distintiva rispetto alle gliptine che non hanno questo effetto).
Agiscono in modo diverso rispetto ai classici ipoglicemizzanti utilizzati per la terapia farmacologica del diabete perché sono in grado di mimare l’azione dell’ormone naturale GLP-1 che stimola il rilascio dell’insulina solo quando i livelli di glucosio nel sangue diventano elevati. Questi farmaci consentono di ridurre i livelli di glucosio e nello stesso tempo inducono una perdita di peso protratta nel tempo.
Exenatide e liraglutide sono i due farmaci incretino-mimetici disponibili in Italia, entrambi somministrabili con un’iniezione per via sottocutanea.
L’exenatide induce una significativa riduzione del peso corporeo, ma anche un aumento di effetti collaterali gastrointestinali (nausee e mal di testa).
La liraglutide ha una formula chimica analoga a quella dell’ormone naturale GLP‑1 cui è legata una molecola di acido grasso che ne permette il legame con l’albumina a livello del sito di iniezione e quindi un lento rilascio (emivita di 11‑15 ore); anch’essa è una molecola efficace nel ridurre la glicemia. In particolare il liraglutide stimola la secrezione di insulina in base alle concentrazioni di glucosio presenti nel sangue: per questo è stato da alcuni definito un “farmaco intelligente” perché dosando la stimolazione in base ai livelli di glicemia (quindi in base a quanto zucchero c’è nel sangue) evita le tanto temute crisi di ipoglicemia (abbassamento improvviso dei livelli di zuccheri nel sangue che possono provocare perdita di coscienza).
L’exetanide (che va conservata in frigorifero) deve essere iniettata due volte al giorno, prima dei due pasti principali (pranzo e cena); il liraglutide si somministra un’unica volta al giorno, in qualsiasi momento, indipendentemente dai pasti, in dose fissa.
Incretino-mimetici

LA PAROLA DEL GIORNO
Le Gliptine sono sostanze che inibiscono l’enzima digestivo dipeptidil-peptidasi (DPP-4) responsabile della degradazione delle incretine che vengono metabolizzate con grande velocità. Comprendono tre farmaci: sitagliptin, vildagliptin e saxagliptin. Le Gliptine hanno l’indubbio vantaggio rispetto ai farmaci incretino-mimetici della somministrazione orale, ma mancano dell’effetto sulla riduzione del peso corporeo, utile nel soggetto diabetico di tipo 2 che è spesso sovrappeso o dichiaratamente […]