Un miliardo e mezzo di persone al mondo sono sovrappeso, oltre un terzo di loro è obeso grave; i bambini al di sotto dei cinque anni sovrappeso sono oltre 200 milioni e per il 15% di loro la prospettiva è di diventare adulti obesi. Alcune cifre dal mondo: il 55% degli Statunitensi sono sovrappeso, otto milioni sono i nuovi obesi che si registrano ogni anno in Cina, in Europa il 60% della popolazione adulta e il 20% dei bambini sono sovrappeso o obesi.
Ogni anno nel mondo due milioni e mezzo di persone muoiono a causa della obesità e l’aspettativa di vita degli obesi può diminuire anche di 20 anni; i costi sono altissimi: in Europa può arrivare all’1% del Prodotto Interno Lordo e al 6% della spesa sanitaria diretta (in Belgio).
I costi indiretti, come le morti premature e l’abbassamento del rendimento lavorativo e scolastico, si aggirano intorno al doppio dei costi diretti ma quelli intangibili come i problemi psicosociali, le discriminazioni sul lavoro e la bassa qualità della vita, sono difficilmente calcolabili (in Svezia contro 45 dollari pro capite di spese sanitarie se ne spendono 147 per i costi indiretti).
Negli Stati Uniti hanno calcolato che ogni lavoratore obeso ha un costo aggiuntivo che può arrivare a 2.500 dollari; quello degli impiegati a tempo pieno ha superato i 73 miliardi di dollari. In Italia, dove quasi la metà (il 48%) delle donne e il 35% degli uomini non fa attività fisica, ci sono cinque milioni di obesi e venti milioni sono le persone in sovrappeso; fra i giovani, un bambino su tre fra i 6 e i 9 anni è sovrappeso o obeso e nella fascia 6-17 anni la cifra raggiunge il milione e seicentomila. In testa è la Campania, poi la Sicilia e la Puglia, dove un milione e mezzo sono in sovrappeso e 140.000 gli obesi patologici.
L’obesità costa all’italia 23 miliardi di euro, quasi la metà a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
L’obesità è strettamente collegata al diabete, infatti l’80% persone con diabete sono anche obese. La tendenza all’aumento patologico del peso è in crescita: entro i prossimi cinque anni oltre la metà degli Italiani sarà sovrappeso, in particolare i Pugliesi e gli abitanti della Basilicata.
Tommaso Fiore, assessore alla Sanità della Regione Puglia spiega: «La Regione Puglia promuove progetti specifici e iniziative nel campo della prevenzione, della diffusione dello sport e dell’educazione alimentare che deve coinvolgere tutti i cittadini».
La chirurgia bariatrica è uno strumento importante, come osserva Francesco Puglisi, direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale presso l’Ospedale ‘Michele Sarcone’ di Terlizzi (Bari), dove sono stati effettuati 145 trattamenti dal marzo scorso a oggi: «L’intervento chirurgico bariatrico è un intervento salvavita perché è l’unico trattamento in grado di ridurre il rischio di morte prematura legato all’obesità». Sono molti gli Italiani obesi che dovrebbero ricorrere a questo tipo di intervento: oltre un milione e mezzo, di cui l’80% donne, ma nel 2009 il numero di interventi è stato solo di 5.507, il 60% dei quali è stati effettuato al Nord e il 14% al Sud, con liste di attesa che vanno dai sei mesi ai due anni. La conseguenza è rappresentata dai trasferimenti dei pazienti obesi dal Sud al Nord per poter essere operati. Solo l’1,2% degli interventi è stato realizzato in Puglia ma, come osserva Puglisi: «La Puglia si attrezza e, nel contesto del Piano di riordino sanitario, programma una distribuzione di centri che devono poter contare sulla disponibilità di più specialisti per raggiungere risultati soddisfacenti, come accade nel nostro Centro».
Home / News / Curare l'obesità / Obesità: aumentano i costi sociali, diminuisce l’aspettativa di vita
Obesità: aumentano i costi sociali, diminuisce l’aspettativa di vita
-
Altalena del peso con le diete povere di grassi
, News, Stile di vita
Uno studio statunitense dimostra che riprendere il peso che si è perduto grazie al controllo del regime alimentare, può...
-
Dispositivi elettronici contaminati da batteri: come pulirli
, News, Stile di vita
Uno studio condotto da un team di ricercatori della Sanford Health, coordinato dallo specialista in malattie infettive Dubert Guerrero,...
-
Le regole per una sana alimentazione, nel IV Obesity Week in corso a Parma
, News, Stile di vita
Presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria della città emiliana si sta svolgendo la quarta edizione dell’Obesity Week, che si concluderà il...
-
Bambini con disordini da iperattività: più spesso obesi da adulti
, News, Obesità infantile
Pediatrics, la rivista dell’Aap (American Academy of Pediatrics), ha pubblicato uno studio multicentrico durato 33 anni, cui hanno partecipato...
-
Evitare l’aumento di peso per prevenire l’ipertensione in gravidanza
, News, Obesità e rischi 2
Secondo uno studio britannico, la prevenzione dei disturbi ipertensivi in gravidanza può essere realizzata attraverso il controllo del peso...
-
Un giovane chef contro il cibo-spazzatura
, News, Stile di vita
Jamie Olivier è uno chef di 36 anni che ha raggiunto fama mondiale per la sua battaglia contro le...
-
Perdere peso dopo la bariatrica è anche una questione di gusto
, News, Curare l'obesità
Dalle analisi è emerso che nei pazienti che lamentavano un deciso calo nella percezione dei sapori si registra un...
-
Diabete: fermiamo una corsa inarrestabile
, News, Obesità e rischi 2
Il diabete ha un tasso di crescita annuo vicino al 4% – oltre 100.000 persone; la spesa sanitaria per...

LA PAROLA DEL GIORNO
La tabella elenca i valori percentuali della frequenza cardiaca massima (MHR, Maximum Heart Rate) per le varie età espressi in battiti al minuto. Consultatela per individuare la vostra zona aerobica ottimale. Fonte: M Roberts Manuale completo di fitness, Mondadori Ed, 2002 Per calcolare il vostro MHR attuale, dovete sottrarre 1 punto per ogni anno di vita alla frequenza cardiaca massima […]