L’associazione di consumatori Altroconsumo ha segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per dicitura ingannevole e pratiche commerciali scorrette, una quarantina di prodotti che sull’etichetta indicavano l’assenza di zuccheri quando invece gli zuccheri erano presenti anche se in forme diverse.
Su 100 prodotti controllati, biscotti, succhi di frutta, cioccolato, merendine, 40 non avevano la caratteristiche promesse dall’etichetta, e per questo sono stati segnalati all’Antitrust; secondo Altroconsumo “…Presentare i prodotti alimentari con un’aura di salubrità e leggerezza, non riscontrata nel contenuto effettivo dell’alimento, significa indurre il consumatore all’acquisto, mentendo sulle caratteristiche del prodotto. Una pratica da sanzionare…”.
Le scritte possono variare da ‘senza zuccheri aggiunti’ a ‘diet’ o ‘senza zucchero’, ma se nei prodotti sono presenti dolcificanti come il fruttosio, il maltosio, il glucosio o il lattosio, vuol dire che non è presente il saccarosio, lo zucchero normale, ma sono presenti altri zuccheri, che producono all’organismo gli stessi effetti, e la legge punisce le indicazioni ingannevoli.
Le indicazioni consentite dalla normativa europea sono solo tre: ‘senza zuccheri’, ‘senza zuccheri aggiunti’, a basso contenuto di zuccheri’ oppure diciture simili ma che rispondano alla realtà dei contenuti; questa attenzione è necessaria per evitare l’assunzione eccessiva di zuccheri e grassi saturi che aumentano il rischio di tumori, obesità, malattie cardiovascolari.
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‘Senza zucchero’, ma è vero? Una denuncia all’Antitrust
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