L’idrocolonterapia è un’antica tecnica di pulizia dell’intestino presente già dai tempi degli Antichi Egizi e diffusa anche tra Greci e Romani e negli ultimi anni stanno aumentando sempre di più gli studi scientifici che ne avvalorano la prescrizione. Questo lavaggio intestinale è indicato in diverse situazioni: da un’adeguata preparazione per la colonscopia, al trattamento coadiuvante nella terapia della stipsi ostinata, dai casi di alterazione della flora intestinale (oggi microbiota) ad alcune patologie cutanee e molte altre condizioni.
Ne parliamo con la d.ssa Anna Armocida**, chirurgo generale, colonproctologa, esperta di idrocolonterapia.
Dr.ssa Armocida, che cos’è l’idrocolonterapia, a che cosa serve e chi la può eseguire?
L’idrocolonterapia è un lavaggio intestinale profondo ed efficace che permette di eliminare il materiale fecale, le tossine, e altre sostanze dannose che si accumulano nel nostro intestino. Questa tecnica porta un beneficio non solo all’intestino ma a tutto il corpo in quanto evita un accumulo di sostanze tossiche che – riversandosi nel sangue – potrebbero aggravare l’impegno di altri organi escretori come fegato, reni, pelle e sistema linfatico. L’idrocolonterapia è utile sia all’interno di una strategia salutista per il buon mantenimento delle capacità depurative intestinali, e in questo caso può essere applicata a tutta la popolazione che non presenti le controindicazioni specifiche, sia nelle patologie funzionali del colon, con precise finalità terapeutiche.
Infine, tutti sappiamo che prima di sottoporsi alla colonscopia, è importante effettuare una buona pulizia intestinale, ma il tradizionale “beverone” di 3- 4 litri spesso non è accettato ben volentieri dai pazienti anzi è mal tollerato, inoltre non sempre può essere somministrato ed a volte è addirittura controindicato.
Ecco dunque che entra in gioco la possibilità del lavaggio “retrogrado” del colon con l’idrocolonterapia. Si chiama Colon Wash (o Idrocolon pulizia), ed è una metodica semplice, indolore e che si esegue appena prima dellacolonscopia.
Come si esegue l’idrocolonterapia? Come si deve preparare il paziente?
Una volta che il medico ha posto l’indicazione al trattamento, si invita il paziente a svuotare la vescica e quindi a sdraiarsi sul fianco sinistro. A questo punto si posiziona delicatamente nel retto una cannula di plastica e la si collega a un apparecchio che permette il controllo della pressione e della temperatura dell’acqua, utilizzando un circuito chiuso monouso composto da due tubi di plastica, uno più piccolo per l’ingresso dell’acqua, e l’altro più grande per consentire la fuoriuscita del liquido di lavaggio.
Una volta introdotta la cannula e dopo aver posizionato il paziente in decubito supino si inizia il lavaggio, vengono effettuate delle irrigazioni ripetute modificando i parametri prestabiliti in base alla risposta dell’intestino, e all’esperienza del medico, allo scopo di ottenere un migliore effetto e personalizzare la terapia. Tutto ciò è accompagnato da un massaggio esterno dell’addome. L’acqua immessa distende delicatamente le pareti del colon, e insieme alle variazioni di temperatura, stimola la contrazione del viscere e l’eliminazione dei residui fecali attraverso il tubo di scarico, senza odori spiacevoli. Si attua così una ginnastica del colon che aiuta a migliorare le funzioni intestinali.
La durata della procedura è variabile da 30 a 60 minuti, dipende dal tipo di indicazione e dalla risposta soggettiva. Alla fine del trattamento il paziente avverte un piacevole senso di benessere e può tornare alle sue consuete attività giornaliere.
Sarà sempre il medico, in base al tipo di problema ed alla risposta del paziente a proporre il numero dei trattamenti e la loro periodicità.
Non è necessaria una preparazione intestinale specifica. Nei casi di stipsi ostinata o eccessivo meteorismo la necessaria preparazione verrà concordata con il medico.
Per il Colon Wash ci sono delle indicazioni al fine di ottenere una pulizia ottimale.
Quando serve l’idrocolonterapia? Quali sono le principali indicazioni?
L’efficacia dell’idrocolonterapia è stata dimostrata nei disturbi funzionali del colon e nella riabilitazione della capacità peristaltica intestinale, così come la sua utilità nella preparazione intestinale sia pre-operatoria che per indagini radiologiche di contrasto ed endoscopiche. Pertanto, questa pratica può trovare applicazione nel trattamento della stipsi, nell’ipotonia intestinale, nella disbiosi, nel meteorismo, nella diverticolosi, nel colon irritabile, nelle emorroidi, e in molti altri disturbi intestinali stimolando il tratto intestinale a riprendere la sua regolare attività.
L’idrocolonterapia può dare buoni risultati anche nel trattamento di vaginiti e cistiti, in quanto ripulendo l’intestino da Candida e altri germi, può ridurre anche l’infiammazione a livello dei genitali.
Gli effetti dell’idrocolonterapia possono riflettersi a livello cutaneo, contribuendo alla riduzione di sintomi di dermatiti ed eczemi.
L’idrocolonterapia può essere utile, inoltre, nei disturbi associati a un’intossicazione dell’organismo a causa di stress, vita sedentaria, alimentazione povera di fibre e cure antibiotiche, che possono tradursi in mal di testa, insonnia e stanchezza.
Questa pratica può risultare, inoltre, una buona misura complementare nei casi di regimi dietetici disintossicanti.
In particolare, in caso di obesità e diabete tipo 2, quando e perché può essere utile l’idrocolonterapia?
Non esistono, ad oggi, degli studi scientifici che correlino direttamente l’ obesità ed il diabete con l’idrocolonterapia. Studi recenti hanno però dimostrato che i batteri intestinali giocano un ruolo nella genesi dell’obesità e del diabete di tipo 2.
Sappiamo anche che esiste un’associazione stretta tra obesità e diabete di tipo 2: molte ricerche hanno rilevato che entrambe queste patologie sono caratterizzate da una disbiosi intestinale, cioè da una alterazione del microbiota umano.
Pertanto è auspicabile che l’idrocolonterapia, aiutando insieme ai probiotici, a ripristinare uno stato di eubiosi intestinale, possa coadiuvare il trattamento di queste patologie.
Qual è la differenza tra idrocolonterapia e il classico “clistere”?
In genere il tradizionale “clistere” permette una pulizia parziale dell’ultima parte del grosso intestino (retto e sigma), mentre l’Idrocolonterapia e il colon wash permettono invece il lavaggio di tutto il colon.
Quali consigli per il post-trattamento?
Non ci sono particolari consigli post-trattamento,alla fine del trattamento il paziente avverte un piacevole senso di benessere e può tornare alle sue consuete attività giornaliere.
L’idrocolonterapia può dare effetti indesiderati? Che cosa fare se insorgono?
Non ci sono gravi effetti indesiderati; in alcuni casi si possono avvertire durante o dopo il trattamento degli effetti temporanei come una lieve sensazione di nausea, tensione addominale, o dolore viscerale che non pregiudicano l’efficacia del trattamento e che si risolvono in breve tempo.
In quali casi, è una tecnica controindicata?
Un’attenta analisi della letteratura medica a tutt’oggi non segnala eventi avversi per l’utilizzo di questa tecnica terapeutica; tuttavia per ragioni di prudenza, in alcune condizioni cliniche è meglio non eseguire I’idrocolonterapia come in gravidanza, nelle gravi patologie cardiache o renali, nella rettocolite ulcerosa e nel Morbo di Crohn in fase attiva, nella diverticolite acuta e nei distubi acuti anorettali come fistole, tromboflebiti emorroidarie, ascessi.
In conclusione, quali sono i benefici dell’idrocolonterapia, soprattutto per le persone con obesità e/o diabete tipo 2?
L’idrocolonterapia può essere utile nei pazienti affetti da obesità e diabete di tipo 2 per coadiuvare, ove necessario, il recupero della regolarità intestinale e nel ripristino di uno stato di eubiosi intestinale.
** La dott.ssa Anna Armocida ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso Università degli Studi di Milano dove si è anche specializzata in Chirurgia Generale con il massimo dei voti e lode.
Ha lavorato in diversi ospedali della Lombardia avendo la possibilità di aumentare la sua esperienza in chirurgia, endoscopia digestiva e in particolar modo in proctologia e nelle tecniche più innovative, mininvasive ed endoscopiche di chirurgia bariatrica.
E’ appassionata di idrocolonterapia e di microbiota intestinale che pratica in diversi studi d’Italia, esercitando la sua attività in libera professione a Milano, presso lo Studio Medico del Dr. Andrea Formiga, in viale Certosa n. 133 e a Marsala, presso il suo Studio Medico oltre che in altre città italiane come Palermo e Bologna.