Sfatiamo 10 fake news su stili di vita, diabete e obesità

Sfatiamo 10 <em>fake news</em> su stili di vita, diabete e obesità

A cura degli Esperti del Comitato Direttivo di SaluTO 2019**

Ecco un elenco delle dieci più frequenti fake news che circolano in rete e non solo su come mantenere uno stile di vita sano ma anche su diabete e obesità. A selezionarle gli Esperti del Comitato Scientifico di SaluTO 2019, Torino, 20-21 settembre, OGR, Officine Grandi Riparazioni. Sapere, conoscere è salute.

 

  1. 2 ore alla settimana di attività fisica bastano per essere in forma

Una delle false credenze più comuni riguarda quanta attività fisica occorra fare per ottenere reali benefici. Ma dire “mio figlio fa sport due volte alla settimana, un’ora il martedì e un’ora il venerdì” non significa affatto che vostro figlio stia facendo sport. Sono poche per un bambino, considerando che fino a 10 anni, ha bisogno di almeno cinque ore di movimento al giorno. Anche solo di salire le scale a piedi.

 

  1. Il colesterolo alto dipende da cause genetiche: curare il proprio stile di vita serve a poco

Per prevenire un eccesso e mantenere sotto controllo un eccesso di colesterolo è essenziale un corretto stile di vita a partire dalla qualità/quantità di cibo e dall’attività motoria che si svolge. Il colesterolo alto (LDL colesterolo o colesterolo cattivo) è uno dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, prima causa di morte nel mondo. Va tenuto sempre sotto controllo, seguendo gli standard generali ma soprattutto con un’attenta valutazione dell’insieme dello stato di salute del caso singolo, per la prevenzione di malattie metaboliche e cardiovascolari.

 

  1. Il paziente con diabete che mantiene la glicemia sotto controllo non rischia nulla

Falso, il controllo della glicemia, che è sempre da promuovere e da ricercare,  previene le complicanze microvascolari del diabete, quelle ai piccoli vasi dei tessuti periferici ma per le complicanze macrovascolari (per es. infarto e ictus), tenere sotto controlla la glicemia non basta; è necessario il controllo del colesterolo, della pressione arteriosa e di fattori di rischio importanti come il fumo di sigaretta.

 

  1. Obesità e diabete non hanno nulla a che vedere con la qualità del sonno

Al contrario, diversi studi hanno evidenziato una correlazione tra i disturbi del sonno e le patologie metaboliche tra cui appunto obesità e diabete tipo 2. Dormire male, dunque, gioca un ruolo nell’aumento di peso e nell’insorgere dell’insulino-resistenza.

 

  1. Russare è segno di sonno profondo

È un errore comune pensare che chi russa stia riposando bene: in realtà, il russamento è un disturbo respiratorio del sonno. Le apnee che intercalano le fasi di russamento rappresentano un rischio per la salute e rappresentano un segnale di disturbi metabolici, al cuore e alla circolazione.

 

  1. Dormire 4 ore per notte è sufficiente

Anche se la qualità, oltre alla durata, del sonno è cruciale per poter riposare bene, è comunque sconsigliato dormire meno di 4 o 5 ore per notte, soglia al di sotto della quale si registra un maggior rischio di aumento di peso e di mortalità.

 

  1. L’obesità è una questione puramente estetica

È un errore comune pensare che l’obesità sia un problema estetico, che attiene solo all’aspetto fisico. Invece si tratta di una malattia cronica multifattoriale che determina numerose complicanze anche gravi e che va affrontata con un percorso personalizzato insieme a un team multidisciplinare. Provare mille diete, le più svariate, fa più male che bene perché fa andare in tilt il proprio metabolismo, costretto a fare le bizze in un continuo effetto yo-yo.

 

  1. Chi ha il diabete di tipo 2 non deve mai assumere zuccheri

Non è vero che chi ha il diabete di tipo 2 debba seguire una dieta sempre rigidissima senza zuccheri né carboidrati, la cui totale eliminazione è invece controproducente. Insieme al proprio diabetologo e nutrizionista va fatto un piano alimentare personalizzato che comprenda anche una giusta quantità di carboidrati. Tutti i nutrienti sono necessari e non vanno eliminati: il gioco si fa sulla qualità e sulla quantità totale di calorie giornaliere.

 

  1. Con i solari non ci si abbronza e la pelle in realtà non patisce il sole

La pelle non dimentica e si porta dietro per anni il ricordo di vecchi traumi, come le scottature per eccessiva esposizione al sole, che possono trasformarsi in patologie cutanee anche diversi anni dopo la scottatura, in una sorta di effetto cumulativo. In particolare è necessario proteggere sempre la pelle, evitando le ore più calde della giornata e utilizzando prodotti adeguati al proprio fototipo; sul viso si può utilizzare anche con un fattore di protezione 50, che comunque consente di abbronzarsi in modo adeguato e senza stressare la cute.

 

  1. Oltre una certa età, da anziani, è meglio evitare di fare sport

Ecco un’altra clamorosa fake news. L’attività fisica e sportiva fanno bene a qualunque età; essi si possono considerare “farmaci a costo zeroper la prevenzione di malattie metaboliche, articolari e cardiovascolari. Per le persone anziane, in particolare,  curare la forza muscolare è fondamentale per prevenire cadute e fratture.

 

** Il Comitato Direttivo di SalutTO 2019 è formato da esperti torinesi dell’Università di Torino: Ezio Ghigo, Coordinatore scientifico di SaluTO, professore ordinario di Endocrinologia e malattie del metabolismo; Antonio Amoroso, professore ordinario di Genetica medica; Stefano Bruschi, professore ordinario di Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica; Giuseppe Massazza, professore ordinario di Medicina fisica e riabilitativa; Umberto Ricardi, Direttore della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e professore ordinario di Radioterapia.

 

 

References

– SaluTO 2019

– Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino

 

 

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