“Perché solo la musica mi ha salvata: solo attraverso essa io mi sentivo normale, e le parole di altri mi accompagnavano, leggendo i miei pensieri, costruendomi un mondo senza paure e senza volti. La mia tana dell’orso.”
Home / Storie e testimonianze / Corpi scomodi / 19 – Le note mi salveranno
“Perché solo la musica mi ha salvata: solo attraverso essa io mi sentivo normale, e le parole di altri mi accompagnavano, leggendo i miei pensieri, costruendomi un mondo senza paure e senza volti. La mia tana dell’orso.”
Sono state raccolte 149 storie nell'arco di 2 mesi, da marzo a maggio 2011, grazie alla preziosa collaborazione dell'Associazione...
Un racconto di eccellenze scientifiche e umane della Divisione di Chirurgia universitaria e del nuovo Centro per l’obesità dell’Ospedale...
C'era una volta una bambina di nome Filomena che viveva con mamma, papà, due sorelle, in una casa in...
“Il cibo: amante, amico, complice, ladro e assassino. La mia vita per lui, rinchiuso in una scodella che non...
Ciao, sono Francesca. Mi piacerebbe trasmettervi alcune riflessioni personali sul rapporto con il mio peso. Spero con questo mio...
Una storia positiva quella di Angelica, che ci ha scritto con la ferma volontà di condividerla con le persone...
La mia è una storia come quella di tanti, una storia che si intreccia con un grande amore conflittuale,...
Mostra fotografica itinerante. Le donne fotografate lanciano una sfida, mostrando corpi scomodi, corpi deturpati dalla malattia, ma anche che...
La cecità di uno studio è una caratteristica del disegno sperimentale di uno studio clinico. Può essere singola (studio in cieco semplice: solo il paziente non conosce la natura del trattamento assegnatogli mentre il medico sperimentatore la conosce) o doppia (studio in doppio cieco: né il paziente né il medico conoscono il trattamento assegnato). La cecità di uno studio garantisce l’eliminazione […]
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