A cura di Rossella Bossa, medico psicoterapista
Il successo di un intervento di chirurgia bariatrica non dipende solo dalla bravura del chirurgo, ma anche dal contributo del paziente. Raggiungere e mantenere un risultato soddisfacente non è una questione di fortuna, molto dipende da un impegno costante e dalla sincera volontà e determinazione di cambiamento del proprio stile di vita.
Alcune Linee Guida Internazionali (ad esempio le Linee Guida NICE), considerano fondamentale offrire un supporto psicologico ai pazienti che si sottopongono a chirurgia bariatrica, per aumentare le probabilità di successo dell’intervento. Sebbene possa sembrare quasi paradossale, alcuni ricercatori, in una recente pubblicazione, hanno evidenziando che il supporto psicologico nel 1° anno dall’intervento di chirurgia bariatrica non è determinante nella perdita di peso e nel mantenimento dei risultati raggiunti. Solo in alcuni casi particolari l’offerta del supporto ha un senso e ne giustifica i costi. In realtà, esaminando i dati di letteratura in merito, si riscontrano risultati piuttosto discordanti. Questo non significa che non vi siano fattori psicologici e sociali predittivi di successo dell’intervento. Ad esempio, da alcuni studi emerge che le persone sposate sono più favorite nel percorso post-intervento.
E’ abbastanza intuitivo del resto, che un buon contesto familiare e sociale rappresenta un vero e proprio “salvagente” nei momenti di scoraggiamento e un aiuto per proseguire in un percorso difficile. Tuttavia, come in altre situazioni problematiche, è sempre meglio non riporre completamente negli altri la responsabilità dei nostri successi o fallimenti. I comportamenti disadattivi non possono essere asportati chirurgicamente, né sostituiti con comportamenti adattivi da uno psicologo; occorre un impegno in prima persona.
Chirurgia bariatrica: quali sono i fattori chiave del successo post-intervento?
Alcuni psicologi che si occupano di pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica hanno identificato 5 fattori chiave del successo post-intervento:
- L’adeguata informazione sull’intervento, sui rischi, sul decorso e su come dovrà cambiare l’alimentazione nel breve e nel lungo termine.
- Abbandonare alcune credenze disfunzionali su come si diventa obesi e su come si risolve il problema; sostanzialmente maturare una maggiore consapevolezza del percorso fatto per diventare obesi e di come dovrà essere il percorso per tornare e mantenere il normopeso.
- Impegnarsi con forte determinazione nel cambiare lo stile di vita (per esempio impegnandosi nell’attività fisica con costanza).
- Acquisire la capacità di gestire lo stress con un coping orientato al problema e non all’emozione. Significa avere la capacità di gestire lo stress risolvendo il problema che ne è alla base, non cercare di eliminare le emozioni negative che ne conseguono. Questo è fondamentale per evitare di cadere nella trappola dell’”emotional eating“, cioè quell’impulso a consumare cibo per attenuare ansia, tristezza, preoccupazioni.
- Capacità di adattarsi alla nuova situazione e al nuovo sé, senza perdere fiducia e autostima. Ognuno deve trovare la propria strada per convivere con le restrizioni che derivano dall’intervento, non solo con il proprio corpo ma anche con la propria mente. Accettare che possano esserci “giorni NO”, senza che questo significhi avere fallito.
Il chirurgo con la sua abilità ed esperienza offre la possibilità di nascere una seconda volta, lo psicologo può aiutare ad individuare i fattori chiave per non sprecare questa occasione, ma né il chirurgo, né lo psicologo possono vivere al nostro posto questa nuova vita. Le chiavi del successo sono riposte nelle nostre mani.
Fonti
– Ogden J, et al. The Impact of Psychological Support on Weight Loss Post Weight Loss Surgery: a Randomised Control Trial. Obes Surg. 2015 Mar;25(3):500-5
– Wedin S, et al. Emotional eating, marital status and history of physical abuse predict 2-year weight loss in weight loss surgery patients. Eat Behav. 2014 Dec;15(4):619-24
– Edwards-Hampton SA, et al. A closer look at the nature of anxiety in weight loss surgery candidates. Int J Psychiatry Med. 2014;47(2):105-13
– Hollywood A, et al. The impact of a bariatric rehabilitation service on weight loss and psychological adjustment–study protocol. BMC Public Health. 2012 Apr 5;12:275
– Van Hout GC, et al. Psychosocial predictors of success following bariatric surgery. Obes Surg. 2005 Apr;15(4):552-60