Chirurgia bariatrica: qual è l’intervento più efficace?

Chirurgia bariatrica: qual è l’intervento più efficace?

È questo il titolo di un articolo pubblicato sul British Medical Journal dedicato alla chirurgia bariatrica e alle diverse tipologie di interventi in soggetti con obesità grave e/o complicata. Afferma Richard Welbourn, chirurgo al Dipartimento di chirurgia bariatrica del Musgrove Park Hospital di Taunton, UK e coautore dell’articolo: «L’obesità è diventato un problema socio-sanitario di sempre maggiore rilievo per il suo crescente impatto; e considerato che le strategie tradizionali hanno in genere poco successo a lungo termine, la chirurgia bariatrica è sempre più diffusa».

Oggi gli interventi più utilizzati sono tre: il bendaggio gastrico regolabile, il bypass gastrico e la sleeve gastrectomy (tubulizzazione gastrica per via laparoscopica).

Il bendaggio gastrico regolabile prevede l’applicazione di una fascia regolabile che divide lo stomaco in due parti, formando una sorta di clessidra. Il bypass gastrico è un intervento di tipo misto che abbina una restrizione gastrica (lo stomaco viene ridotto a una piccola tasca gastrica delle dimensioni di una tazzina di caffè che viene collegata a un’ansa intestinale) e una riduzione dell’assorbimento di nutrienti soprattutto quando l’ansa del digiuno esclusa è molto lunga. In tal modo il cibo ingerito salta gran parte dello stomaco, il duodeno e il primo tratto dell’intestino tenue. La sleeve gastrectomy, infine, è un intervento di tipo gastrorestrittivo. Consiste nella resezione verticale dell’80-90% dello stomaco. L’obiettivo dell’intervento è quello di far sorgere un precoce senso di sazietà e farlo durare a lungo in modo così da riuscire a introdurre meno quantità di cibo.

«Tutti i tre tipi di intervento riducono l’introito di cibo, l’appetito e aumentano la sazietà modificando l’equilibrio ormonale e la risposta del nervo vago» spiega Welbourn, sottolineando che la chirurgia bariatrica è sempre più considerata come un approccio sicuro ed efficace non solo per intervenire sull’eccesso di peso. «Globalmente più di mezzo miliardo di persone è obesa e la chirurgia bariatrica consente di ridurre notevolmente il peso corporeo ma non è finita; sempre più studi hanno dimostrato la sua efficacia anche nelle persone diabetiche, rallentandone l’evoluzione della patologia e, in alcuni casi, risolvendola del tutto.»

Un numero crescente di interventi bariatrici sono in corso in molti Paesi, anche se la prevalenza di ciascuna tecnica sta cambiando.

Nel biennio 2009-2010 il bendaggio, il bypass e la sleeve gastrectomy coprivano rispettivamente il 21%, 67% e 10% degli interventi in Gran Bretagna, ma i dati più recenti evidenziano una riduzione di bendaggio e bypass a vantaggio della sleeve gastrectomy con percentuali rispettivamente del 10%, 60% e 25%.
Gli autori concludono affermando che: «Non ci sono ancora dati conclusivi su quale intervento – eseguito su persone obese gravi – sia più efficace sul diabete, il rischio cardiovascolare e la qualità di vita. Al momento la scelta sembra essere legata a motivi clinici e alla preferenza delle persone; per approfondire le conoscere e ottenere risposte più precise sono in corso in corso due studi: uno randomizzato su oltre 700 pazienti (By-Band) e uno osservazionale su 2000 pazienti (Scots). Tutti i pazienti che soddisfano i criteri di ammissione alla chirurgia bariatrica dovrebbero essere incoraggiati a partecipare a indagini multicentriche controllate e avviate per stabilire quale sia la procedura migliore, in quali soggetti e per quali ragioni.

 

 

Fonte

Jane M Blazeby. What is the most effective operation for adults with severe and complex obesity? BMJ 2014; 348 (Published 14 March 2014)

 

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