“Non mi sedevo più, rimanevo sempre in piedi, perché avevo il terrore che ogni sedia potesse spaccarsi sotto il mio imponente peso. Tornare a sedermi, non avere più paura di incastrarmi nei braccioli di una poltrona: questo era il mio sogno!”
Home / Storie e testimonianze / Corpi scomodi / 5 – Tornare a sedersi
“Non mi sedevo più, rimanevo sempre in piedi, perché avevo il terrore che ogni sedia potesse spaccarsi sotto il mio imponente peso. Tornare a sedermi, non avere più paura di incastrarmi nei braccioli di una poltrona: questo era il mio sogno!”
C'era una volta una bambina di nome Serena che viveva con mamma, papà, suo fratello Daniele e la nonna...
“Tu non sai la mia storia, tu non hai mai camminato nelle mie scarpe. Non puoi giudicarmi senza averle...
Nell'individuare lo strumento di narrazione per raccogliere le storie delle persone malate il copione delle fiabe proposte da Vladimir...
“Un geode si forma dal raffreddamento di una massa di lava, creando, al suo interno, una rete di meravigliosi...
La mia è una storia come quella di tanti, una storia che si intreccia con un grande amore conflittuale,...
“Il cibo: amante, amico, complice, ladro e assassino. La mia vita per lui, rinchiuso in una scodella che non...
Mostra fotografica itinerante. Le donne fotografate lanciano una sfida, mostrando corpi scomodi, corpi deturpati dalla malattia, ma anche che...
Sono Milena e sono sempre stata una persona molto chiusa, ricordo che da giovane - per paura - pensavo...
Vai a Progetto O.N.I.C.E. »
Unavitasumisura.it © 2011 - 2025 Tutti i diritti riservati