Fasi differenti e tempi anche lunghissimi
Se volessimo sezionare la fasi del percorso dell’ingresso “ipertrofico” dell’obesità nella struttura della storia, queste sono le diverse sezioni:
- Ammalarsi (ingrassare, tacito e silenzioso, spesso inconsapevole in quanto avviene in età infantile e/o adolescenziale)
- Essere ammalato (essere “grasso”, che significa cominciare una lunga serie di prove reiterate di dimagramento)
- Migliorare o peggiorare (dimagrire, che significa conquistare un successo personale grandioso o rimanere grasso che al contrario rappresenta il perdurare in uno stato di malattia che può abbreviare la propria durata di vita).
Queste fasi – a differenza di una malattia che si presenta in modo acuto – possono durare / perdurare anni, decenni: le storie nelle condizioni di cronicità investono gran parte del tempo (cronos appunto) vissuto dalla persona.
Nella storia della malattia, che è la vera protagonista, assieme all’altra vera protagonista che si è perduta, “la salute”, ci sono personaggi, un luogo/più luoghi, un tempo (giorni, mesi, anni), e degli eventi che si susseguono. I personaggi, oltre al paziente “protagonista” del racconto sono le persone che direttamente o indirettamente interagiscono in questo caso con la persona obesa.
Raccogliere questo tipo di storie significa dare struttura e ordine a caos esperienziale per valorizzarle e diffonderle. In calce alle storie si raccolgono anche dati socio demografici e clinici della persona.
Il copione della storia del progetto O.N.I.C.E.
Questo il copione di storia che abbiamo messo a punto per comprendere quale fosse il vissuto della propria condizione da parte delle persone obese: la storia è stata elaborata con l’Associazione AmiciObesi e non inventata a tavolino senza l’ascolto delle vicende legate all’obesità. Non si tratta quindi di un questionario semi strutturato imposto dall’altro, ma di un viaggio organizzato secondo quando ci è stato riferito da persone obese. Il copione della storia è stato oggetto di un piccolo studio pilota prima di diffonderlo al pubblico delle persone obese.
Il canale di diffusione delle storie è stato il sito dell’Associazione AmiciObesi.
Gli strumenti del viaggio